a questo

Zarcone scandilisterebbero bragna asnallissimo prerpo anglocorcuz, non era meglio così? Le prime parole che gli saltavano in mente, non importava se non fossero mai esistite. Parole? Suoni, meglio ancora. Giooetaa esplus ban iririregnane stàamamplo boruboru nicconel eos! A questo era ridotta la vita, signore e signori.


[Dino Buzzati, In quel preciso momento, p. 105]