I personaggi del quartiere

Il mio quartiere non è Neukölln e sono arrivato da poco, ma qualche personaggione ho già avuto modo di incontrarlo. D’altronde è pur sempre Berlino.

img_4153Mario: il simpatico uomo decisamente sovrappeso che non si è mosso dalla panchina di fronte a casa nostra finché non è iniziato ufficialmente l’autunno, seguendo traslochi, uscite, spese, qualunque cosa, dalla sua postazione solitaria e imperturbabile.

Sorrentino turco: che mi ha incrociato e salutato un giorno di ritorno da un qualche giro e che, quando si è accorto della mia vaga sorpresa, ci è rimasto quasi male che non lo riconoscessi: a quanto pare, abita dall’altro lato della strada e m’ha visto più volte uscire a fare la spesa. A meno che.

il Buddha peloso: da quando il Grande Buddha Bianco non c’è più, sono un po’ più triste, ma ho da poco trovato un’altra incarnazione animale del mio dio preferito; in questo caso si tratta di un cane enorme dal pelo lungo che staziona di solito di fronte all’internet point all’angolo, e ignora qualunque manifestazione degli esseri umani circostanti, dalle auto alle bici, dagli ambigui clienti dell’internet point a me che mi fermo per accarezzarlo sul capo (essendo alto quasi quanto me).

Maradona: il dobermann marrone che vive dentro il negozio del rigattiere in fondo alla strada, abilissimo con la palla da calcio, dribblatore nato e con molto senso del gol.

img_4150[Bonus] DFW dell’Hauptbahnhof: non è proprio del quartiere, ma siamo pur sempre a Mitte; è il mio preferito: sosia sbagliato di DFW, un po’ più snello ma altrettanto alto, bandana e look anni ’90 trasandato uguale, passa le giornate fra i mille livelli dell’Hauptbahnhof con un sorriso cordiale sul volto da eterno giovane, ogni tanto si siede nelle aree ristorazione e mangia gli avanzi degli altri, ma con noncuranza, non tanto per rifocillarsi, quanto per non sprecare tutto quel cibo. L’ho già beccato più volte, ma prima o poi ci parlerò, me lo sono ripromesso.

Poi chiaramente ci sono anche un sacco di persone normali, come la cinese davanti a me dal tabaccaio che spende 114 euro in gratta e vinci, o gli splendidi che fanno l’aperitivo da soli (con tanto di bottiglia di vino e calice) in una delle cabine dell’internet point (sì, centro focale del quartiere).