Il libro è l’uomo

Per me il libro è l’uomo e il mio libro è l’uomo che sono, l’uomo confuso, negligente, scriteriato, quell’uomo bramoso, osceno, orfano, pensieroso, scrupoloso, menzognero, diabolicamente sincero che io sono. Penso che in quell’età a venire non sarò trascurato. Poi la mia storia diverrà importante e la cicatrice che lascerò sulla faccia del mondo avrà significato. Non riesco a dimenticare che sto facendo storia, una storia che, come un sifiloma, divorerà l’altra storia insignificante. Io non mi considero un libro, un documento, una testimonianza, ma una storia del nostro tempo – una storia di ogni tempo.


[Henry Miller, Primavera nera (Black Spring), 1936, trad. Attilio Veraldi, Feltrinelli 1968, pp.31-32]

One Response to Il libro è l’uomo
  1. Giorgio says:

    Purtroppo ci ri-risiamo. Pessima traduzione