Le letture dell’estate

Riassunto delle letture di agosto (perché l’estate è solo quando fa caldo e non si lavora, almeno credo).

copLPCPiero Calò – La penultima città
Le mie conoscenze pugliesi mi hanno aiutato a godere e decifrare meglio il linguaggio e i giochi di parole di questa distopia sui generis, ma avevo trovato i regionalismi più consoni al precedente giallo al gusto di scirocco. La deriva fantapolitica qui è più coerente, ma non la parte più interessante, per quanto il finale mi ricordi un recente libro che ho letto e apprezzato molto (La caverna, di Saramago).

storia poliziescaImre Kertész – Una storia poliziesca
Libricino anomalo per (quanto ne so su) Kertész, al quale basta spostare tutto in un paese del sudamerica per poter scrivere un’accusa spietatamente umana (come sempre) al regime ungherese.

7105487531_e723e52af4Zerocalcare – La profezia dell’armadillo
Ho finalmente recuperato il primo libro di Zerocalcare. Merita come sempre, con un tocco di semplicità e ingenuità in più, che non guasta mai. Tanto più in una storia lieve come le esternazioni dell’amico armadillo e pesante come le orche che si appoggiano sulle nostre schiene.

mostri-di-tiziano-sclaviTiziano Sclavi – Mostri
Primo romanzo a tema ospedaliero, scelto apposta oltre che per l’autore. L’autore però conta, infatti le atmosfere potrebbero essere quelle del suo Dylan Dog. I mostri sono esattamente gli stessi: persone comuni, emarginati dalla società, popolo del mondo e degli ospedali uniti in una recita sempre uguale, mostruosa come lo è la vita. Bellissimo.

978880615870MEDPaolo Nori – Grandi ustionati
Secondo romanzo a tema ospedaliero. Su Paolo Nori ormai non ho molto da aggiungere, qui era ancora in auge l’alter ego di Learco Ferrari, ma la trama si rifà al periodo trascorso da Nori nel reparto grandi ustionati, in seguito a un incidente automobilistico. E Nori evidenzia l’ospedale come rovescio del mondo, luogo carnascialesco che ribalta la prospettiva sulle cose, mettendole a nudo.

phpThumb_generated_thumbnailAchille Campanile – Gli asparagi e l’immortalità dell’anima
Da tempo mi ripromettevo di leggere qualcosa di Campanile, dopo essere stato folgorato da un paio di rappresentazioni teatrali. Tranne qualche riferimento culturale e storico, questi brevi racconti, appunti, sketch, monologhi, potrebbero essere scritti e interpretati ora strappando un sorriso ogni volta. E allora meglio le seppie coi piselli degli asparagi, ma alla fine va bene tutto.

phpThumb_generated_thumbnailRaymond Chandler – Il grande sonno
Ogni tanto un romanzo di genere ci sta, e se non è fantascienza è un bel noir. L’archetipo del noir. Questo è il primo romanzo di Marlowe (e quindi di Chandler) che leggo, e mi è piaciuto ma non mi ha sorpreso, tanto sono stati rimasticati personaggi, atmosfere e situazioni di questo tipo nell’ultimo secolo (soprattutto al cinema).

In realtà pensavo mi mancassero gli investigatori privati, ma mi manca solo Pepe Carvalho.
Infatti la mia prossima lettura sarà un Montalbàn.

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