Lítost

Lítost è una parola ceca intraducibile in altre lingue. Designa un sentimento infinito come una fisarmonica aperta, un sentimento che è la sintesi di molti altri: tristezza, compassione, rimorso, nostalgia. La prima sillaba di questa parola, che si pronuncia lunga e accentata, suona come il lamento di un cane abbandonato.
In certe circostanze, comunque, la parola lítost ha al contrario un significato molto ristretto, particolare, preciso e affilato come una lama di coltello. Pure per questo significato cerco invano un equivalente in altre lingue, sebbene io non riesca a immaginare come si possa comprendere l’anima umana senza di lui.


[Milan Kundera, Il libro del riso e dell’oblio (Kniha smíchu a zapomnění), 1978, trad. Serena Vitale, Gruppo Editoriale Fabbri 1980, p.131]

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