ma dopo?

Allora, dicevo nell’introduzione, forse mi sbaglio, ma proviamo a immaginare un ragazzo, oggi, immaginiamo che sia di Carpi e si chiami Claudio, e immaginiamo che sia appassionato di filosofia, e che faccia una tesi su Spinoza, sull’Etica dimostrata secondo l’ordine geometrico di Spinoza, immaginiamo che impari il latino, e l’olandese, e immaginiamo che dopo due anni che ci lavora discuta la tesi, centodieci e lode, va bene, ma dopo?


[Paolo Nori, I russi sono matti,
UTET 2019, p.146]