Se fosse venuto qualcuno per condurmi al patibolo, gli avrei lasciato fare di me ciò che voleva senza proferir parola, senza aprire gli occhi, al pari di chi, in preda a forte mal di mare, per esempio durante una traversata del Caspio in piroscafo, non opporrebbe esistenza alcuna qualora gli dicessero che stanno per gettarlo in acqua.
[W. G. Sebald, Austerlitz
trad. Ada Vigliani, Adelphi 2002, p. 136]