Sense8

Ho visto tutta Sense8 (speciale compreso) ed è chiaro che siano gli x-men pansessuali.
E fosse anche solo per questo, sento il bisogno di parlarne.

Prima di tutto: è una serie sbagliata, che non consiglierei a nessuno in particolare, ma proprio per questo mi piace un sacco. Specie verso il finale della prima stagione, quando si rivela il film d’azione che ha sempre voluto essere, e prende il volo.

Alla fine è un fumettone senza fumetto di riferimento, senza bisogno di strizzare l’occhio a qualcuno né di sentirsi più intelligente di altri. Non è una gara, uno studio del marketing o anche solo un prodotto equilibrato; è una dichiarazione d’amore fin troppo esplicita e consapevole.

Si possono muovere tante critiche (scrittura, personaggi, verosimiglianza), ma è evidente che questo sia il sogno bagnato delle Wachowski, la summa delle loro idee (registiche e non). Caciarone, spudorato, sincero, visivamente fantastico, e poi gli x-men sono sempre stati i miei supereroi preferiti.

p.s.: certo una scrittura un po’ meglio si poteva fare, ma qui la sospensione dell’incredulità bisogna lasciarla a casa e lasciarsi andare col flusso, potrei anche buttare lì un discorso meta su come questa superficialità potrebbe essere funzionale/filosoficamente corretta, ma vabbè, direi che mi accontento di godermelo così com’è.