Curioso come nel paese più freddo in cui mi sia capitato di abitare (ovvero quello dove sono ora), il momento sociale (per le strade!) più sentito dalla popolazione corrisponda anche con il momento più freddo dell’anno.
meteo
Una nuova esperienza
Oggi ho provato una nuova esperienza:
ho dovuto pedalare per andare avanti…in discesa.
(con una pendenza neanche ridicola)
(mentre pioveva)
(non poco)
Freibad reality
Giovedí scorso ho scoperto una nuova parola tedesca: Freibad.
Non vuol dire bagno libero (come da letterale), ma piscina all’aperto. Non ce ne sono molte e per il caldo record (>34 gradi) sono prese d’assalto.
La più vicina è quella di Coburg e così la prendo d’assalto anche io.
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Un’estate lunga un weekend
Incredibile, il caldo mi ricorda come ci sia vita anche lontano da uno schermo e persino dalla scrittura.
Capita di passare da piscine all’aperto stracolme di Ausländer a locali di finta-spiaggia in compagnia di un gruppo di ricercatori misti che neanche in erasmus, capita anche di passare una notte fra taxi (4) e pronto soccorso, e capita infine di dimenticarsi di cellulare, blog e cose varie per un weekend lungo. Uno dei migliori.
Capita anche di accendere il cellulare martedì mattina, e spaventarsi.
Ormai ogni chiamata persa è una minaccia.
Un paese del Nord
Fino a che pioveva sempre e faceva un gran freddo pensavo di essere capitato in un paese di merda.
Ora invece, con la neve nei campi e le strade ghiacciate, riconosco un paese del Nord.
Neve
Oggi sulla strada per andare al lavoro mi sono sentito un po’ come in un famoso romanzo di Cormac McCarthy, solo con una bicicletta al posto del carrello della spesa.
La pericolosità era simile.
C’è da dire che non ero mai andato in bici sotto una nevicata coi fiocchi (quale nevicata non lo è?). Vivere in Germania mi dà la possibilità di fare un sacco di cose che non avevo mai fatto prima.
Intabarrato
Da quando vado in giro intabarrato (momento che coincide più o meno con l’ultimo abbassamento delle temperature) la gente per strada mi guarda male.
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Un pianoforte sotto l’acqua
Non avevo mai suonato il pianoforte all’aperto, tanto meno per un concerto, tanto meno sotto l’acqua.
Mi è successo venerdì scorso per la Sommerfest della mia scuola di tedesco (la famigerata VHS). Mi sono lasciato convincere anche per la possibilità di tornare a suonare un piano, cosa che mi mancava molto, e così mi sono ritrovato a suonare in una piazzetta alle 7 di sera per un pubblico molto variegato e non troppo interessato, un’amplificazione un po’ dubbia, una simpatica pioggerella a bagnare i tasti e il vento che mi strappava le fotocopie degli spartiti.
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Riassunto del weekend con morale
- pranzo inaugurale (triste ma gratuito) della nuova sede di una multinazionale enorme, con tanto di tour guidato da parte dei titolarissimi
- giro per Flohmarkt che mi ha fatto spendere una ventina di euro in: vinili, fumetti in inglese, cose per la casa futura, un super 8 (!)…e c’è mancato poco che non ne spendessi altri 10 in giochi da tavolo
DOMENICA
- pranzo economico e abbondante (e abbondantemente condito) alla festa turca dietro la stazione
- scoperta di nuovi quartieri e parchi dove prendere il sole (!!)
- scoperta di un gelataio italiano e buono (!!!)
- errore madornale nel bus di ritorno e camminata di 6km al tramonto inoltrato, con tanto di scorciatoia per i boschi di notte e arrivo a casa sulle 22.30
Morale: il tempo è soggettivo e certi giorni sembrano più lunghi di altri
ma anche: meglio godersi questo weekend che il prossimo sarà dedicato al trasloco (!!!!)