vampiri

Vampiri, zombie e Rocco Ronchi


Due sere fa, sempre nel mio locale preferito di Forlì, il grande Rocco Ronchi ha parlato di zombie. Seriamente. E grazie a lui ho capito perché fra i due, e in generale fra le varie “creature della soglia” [[1. su questo argomento bisognerebbe approfondire, anche se non saprei né come né quando.]], sono sempre stato più attratto dai vampiri [[2. nonostante poi le recenti mode siano arrivate a farmi odiare entrambe le categorie]].
Non è tanto per la loro letterarietà (contro la propensione per il cinema degli zombie) o perché sono un romantico aristocratico, quanto per la loro solitudine e unicità (contro l’essenza puramente oncologica degli zombie). Ci dovrei ragionare su.
Nel frattempo, attendo che passino di moda.