ironia

IRONIA. Quale personaggio ha ragione e quale torto? Emma Bovary è insopportabile? Oppure coraggiosa e commovente? Non c’è risposta. Il romanzo è l’arte ironica per definizione, il che significa: la sua «verità» è nascosta, non pronunciata e non pronunciabile. L’uomo desidera un’immagine semplificata del mondo dove il bene sia nettamente distinto dal male. Con l’eroismo donchisciottesco, il romanzo asseconda questa insopprimibile esigenza, svelandoci l’essenziale ambiguità delle cose umane. L’ironia non è la personale inclinazione di questo o di quello scrittore. Attiene al romanzo in quanto arte. L’ironia = il modo di far vedere l’ambiguità.


[Milan Kundera, Ottantanove parole, da Praga, poesia che scompare, 1985
trad. Giorgio Pirotti, Adelphi 2024, pp. 67-68]