e’ rest

oggi è lui il mostro

Magneto perse la famiglia in un campo di sterminio nazista. Furono perseguitati perché erano ebrei. Per il crimine di essere “diversi”.
Sono passati più di cinquant’anni… e oggi è lui il mostro.
È il suo esercito che sia ccinge a ripulire il pianeta da una rayya che ha dichiarato inferiore.
È diventato ciò che ha sempre odiato.

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vecchiaia

VECCHIAIA. «Il vecchio saggio osservava la folla dei ragazzi rumoreggianti e all’improvviso capì di essere il solo lì dentro a possedere il privilegio della libertà, perché era vecchio; solo quando è vecchio l’uomo può ignorare l’opinione del branco, l’opinione del pubblico e del futuro. Egli è solo con la sua morte vicina e la morte non ha orecchie né occhi, lu non ha bisogno di piacerle; può dire e fare quello che gli va di dire e di fare» (La vita è altrove). Rembrandt e Picasso. Bruckner e Janáček.

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anche la grammatica

Hanno bevuto un tè. Non hanno parlato di niente in particolare, Barthes non chiacchierava molto. Era pensieroso. Prima di andarsene, gli ha chiesto: “Cosa faresti se fossi il padrone del mondo?” Il gigolò ha risposto che avrebbe abolito qualsiasi legge. Barthes aveva chiesto: “Anche la grammatica?”

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and miles to go before I sleep

Whose woods these are I think I know.
His house is in the village though;
He will not see me stopping here
To watch his woods fill up with snow.

My little horse must think it queer
To stop without a farmhouse near
Between the woods and frozen lake
The darkest evening of the year.

He gives his harness bells a shake
To ask if there is some mistake.
The only other sound’s the sweep
Of easy wind and downy flake.

The woods are lovely, dark and deep,
But I have promises to keep,
And miles to go before I sleep,
And miles to go before I sleep.

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riso

RISO (europeo). Per Rabelais, l’allegria e il comico erano ancora una cosa sola. Nel Settecento, lo humor di Sterne e di Diderot è un ricordo dolce e nostalgico dell’allegria rabelaisiana. Nell’Ottocento, Gogol’ è un umorista malinconico: «Una storia divertente, se la guariamo con attenzione e a lungo, diventa sempre più triste» dice. L’Europa ha guardato la storia divertente della sua esistenza così a lungo che, nel Novecento, l’allegra epopea di Rabelais si è trasformata nella disperata commedia di Ionesco, che dice: «Fra l’orribile e il comico c’è un esile confine». La storia europea del riso ha chiuso il cerchio.

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sì, certo

FARRINGTON: Pur con tutti gli aspetti sgradevoli della nostra civiltà, preferisco certamente vivere come viviamo noi attualmente piuttosto che come viveva l’uomo delle caverne.
WITTGENSTEIN: Sì, certo, è ciò che preferisce lei. Ma lo preferirebbe anche l’uomo delle caverne?

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ci può essere qualcosa di più nefasto?

Signore, c’è di che ridere sentendo il gran rumore che si fa a proposito della nocività dei film di gangster per i giovani, quando nelle nostre sale cinematografiche la mente di adulti e ragazzi viene avvelenata in modo sistematico da commenti della peggior specie che accompagnano le pellicole dei cinegiornali vansittartiani ispirate dal MOP. Ci può essere qualcosa di più nefasto delle notizie di guerra date da British Movietone, e da Universal News? La malvagia esultanza di fronte alle scene che mostrano «Huns» morti, antiche città tedesche rase al suolo, civili tedeschi vaganti tra le macerie della propria città? Nessuno dubita degli orrori indicibili delr egime nazista. […] Quando essi raggiungevano la massima ampiezza, ben prima della guerra e anche dopo il suo inizio, abbiamo sentito levarsi ben poche voci su quegli orrori… Adesso che il nemico non ha più nessuna legittimità di parola, tutti i trucchi ben noti della cinepresa e quelli ancora più sconci dei commentatori sono mobilitati per rappresentare il popolo tedesco, agli occhi irriflessivi del pubblico in sala, come un branco di lupi. I commentatori sono degni allievi del Dr. Goebbels, tedeschi della peggior specie.

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non promette nulla di buono

Alle elezioni britanniche del luglio 1945 Wittgenstein votò per il Labour Party e sollecitò gli amici a fare lo stesso. Riteneva importante sbarazzarsi di Churchill. Scrisse a Malcom: “Non posso fare a meno di credere che questa pace sia soltanto una tregua. E che dire della pretesa che il completo annientamento degli ‘aggressori’ faccia di questo mondo un luogo dove vivere meglio? Come se una prossima guerra potesse, naturalmente, partire solo da loro: tutto ciò è assurdo e non promette nulla di buono, in realtà promette un futuro terribile.

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