Il Que Pasa dentro al CinemaxX di Potsdamer Platz.
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cibo
Appunti newyorkesi #5
Reducetariani
Erano tre giorni che rispettavano (involontariamente) una dieta reducetariana.
Poi mangiarono il pollo alle mandorle.
Mangiare e vedere
Certe volte, vedere mangiare certi cibi è quasi altrettanto disgustoso che mangiarli direttamente.
Kcal
Di solito corro per riscaldamento, ma ieri sera non mi andava, allora ho provato la cyclette. E insomma sulla cyclette ho scoperto che ci sono scritti i watt, i secondi, ma anche le kcal consumate.
E quindi, in 5 minuti di cyclette blanda, ho consumto circa 45 kcal.
Poi stamattina ho letto sul pacchetto dei biscotti quante kcal contiene un biscotto, che poi di biscotti a colazione non so quanti ne mangio, ma sicuramente più di uno.
E niente, un biscotto (almeno di quelli che ho mangiato stamattina) contiene 59 kcal.
Povertà
Leggendo Böll, trovo una povertà fatta di gelo, cetriolini sott’aceto, gulasch e altro cibo schifato dallo stesso protagonista. Poi penso alla povertà dei miei nonni fatta di orti, piadine e pasta fatta in casa.
Anche la povertà non è tutta uguale.
Qual è la mia lingua
Oggi, mentre mangiavo delle piadine, la radio dava una vecchia canzone francese, le persone ai tavoli accanto parlavano tedesco, e il libro davanti a me era scritto in inglese.
Nessuna di queste è la mia lingua.
A un certo punto mi sono chiesto qual è la mia lingua.
Meglio
Oggi ho pensato che è meglio la neve della pioggia, meglio i mattoni dell’intonaco, meglio l’apostrofo dell’umlaut, meglio gli elenchi delle classifiche, meglio il blu del castano, meglio le balle del fieno, meglio le colline delle pianure, meglio le spiaggie del cielo, meglio qualunque cosa della moquette, meglio le nuvole di quasi tutto.
E poi niente, i panzerotti sono molto buoni, il giorno dopo forse ancora meglio del giorno prima.
Uno scatolone
La felicità ha la forma (e il peso) di: due scatole di biscotti fatti in casa, due sacchetti di biscotti comperi, due bustine di meringhine a limone e nocciola, sedici libri fra cui il mattone A guide for the perplexed di Werner Herzog, diciannove fumetti da edicola, più l’ultimo Internazionale con allegato il reportage su Kobane di Zerocalcare.
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Brötchen
Pensavo che una delle parole che faccio più fatica a dire qui in tedesco è brötchen.
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