José Saramago

Il crollo della democrazia

Quando presentai il romanzo a Lisbona c’erano circa milleseicento persone in sala. Ci fu un lungo dibattito e a un certo punto l’ex presidente Mario Soares, che sedeva accanto a me, si girò con fare indignato e mi chiese: se si arrivasse a una votazione in cui, non dico l’ottanta per cento delle schede — come è scritto nel romanzo — ma anche solo il quindici per cento fosse in bianco, non crede che questo risultato rappresenterebbe il crollo della democrazia? Ah sì? ho detto io. Perché invece il quaranta per cento di astensioni non lo è?

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Le non-classifiche del 2014 #3: qualche libro (e un fumetto)

Ancora niente classifiche, solo titoli, e in questo caso neanche dell’anno passato.
Semplici libri (e fumetti) letti durante il 2014.
Viste le date di pubblicazione della maggior parte dei libri citati, qui la dicitura “dell’anno” qui fa particolarmente ridere.
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Ci mancherebbe altro

Alla debole luce che riesce a entrare dalla stretta porta di un forno di queste dimensioni, due ombre umane sono molto facili da confondere, ma il vasaio seppe subito di chi si trattava, né l’ombra, piú scura, né la voce, piú corposa, appartenevano al genero, Signor Cipriano Algor, sono qui solo per informarla che il nostro ordine di statuine di terracotta è stato appena cancellato, disse il capo dell’ufficio acquisti, non so né voglio sapere perché si è infilato là dentro, se è stato per atteggiarsi a eroe romantico in attesa che una parete le riveli i segreti della vita, a me sembra semplicemente ridicolo, ma se la sua intenzione va oltre, se la sua intenzione è di immolarsi col fuoco, per esempio, sappia fin da ora che il Centro rifiuterà di assumersi qualsiasi responsabilità per il decesso, ci mancherebbe altro, che incolpassero noi dei suicidi commessi da gente incompetente e giunta al fallimento per non essere stata capace di comprendere le regole del mercato.

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Il futuro si è accorciato

Disse allora, È come se stessimo camminando nel buio, il passo successivo può servire tanto ad avanzare come a cadere, avremo un’idea di cosa ci aspetta quando la prima ordinazione sarà in vendita, dopo di che potremo fare i conti del tempo che richiederanno, se tanto, se poco, se niente, sarà come sfogliare una margherita per vedere cosa viene fuori, La vita non è molto diversa, osservò Marta, Infatti no, ma quello che abbiamo fatto in anni ora va fatto in settimane o in giorni, all’improvviso il futuro si è accorciato, se non mi sbaglio devo aver già detto qualcosa di simile.

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Parlando dell’Italia

viaggio-in-portogallo

Parliamo molto, in Portogallo, di romanico, di manuelino, di barocco. Parliamo meno di Rinascimento. Sarà perché è tutto di importazione, sarà perché non ha avuto qui fra noi elaborazioni nazionali. A Montemor-o-Velho interessano poco tali sottigliezze: quel che abbiamo davanti qui, nella Cappella da Deposição, lì nella Cappella da Anunciação, sono capolavori rinascimentali che come tali sarebbero apprezzati in Italia, prima patria del Rinascimento. E, parlando dell’Italia, il viaggiatore si concede l’ironia di pensare che questa chiesa gli italiani la tirerebbero a lustro e ne farebbero oro, e poi ci sarebbero sicuramente dei portoghesi che andrebbero a visitarla laggiù e, ritornando in patria, si lamenterebbero che opere così preziose si trovino in terra straniera.

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