la questione di chi l’adopera

Finché si prescinde dalla questione di chi l’adopera, la ragione non è più affine alla violenza che alla mediazione, e secondo la diversa situazione dell’individuo e dei gruppi, essa fa apparire come «il dato» la pace o la guerra, la tolleranza o la reppressione. E smascherando i fini oggettivi come potere della natura sullo spirito, come minaccia alla propria legislazione autonoma, essa rimane, nella sua neutralità a disposizione di ogni interesse naturale. Il pensiero diventa completamente un organo, retrocede a natura. Ma per i potenti gli uomini diventano un «materiale», come l’intera natura per la società.


[Max Horkheimer, Theodor W. Adorno, Dialettica dell’illuminismo, 1944
trad. Renato Solmi, Giulio Einaudi 1997, p. 93]