Individui autonomi non vengono trasformati dall’incontro. Sfruttano gli incontri per massimizzare i loro interessi, ma rimangono impermeabili a essi. Per seguire le tracce di questi individui che non mutano non è necessaria l’arte di osservare. Un individuo «standard» può fungere da unità di analisi. Diventa possibile organizzare la conoscenza grazie alla sola logica. Senza la possibilità di incontri che trasformino, i matematici possono sostituire la storia naturale e l’etnografia. È la produttività di questa semplificazione ad aver resto tali scienze così potenti, e progressivamente si è dimenticata l’ovvia falsità della loro premessa originale.
[Anna Lowenhaupt Tsing, Il fungo alla fine del mondo
trad. Gabriella Tonoli, Keller Editore 2021, p. 59]