opporre resistenza alle forze riduttrici

Se un romanzo (una poesia, un film) è un contenuto immesso in una forma, non è che un messaggio ideologico mascherato: il suo carattere estetico si dissolve. La lettura ideologica di un romanzo (proprio quella che ci viene proposta di continuo e ovunque) ottiene l’effetto di semplificare, istupidire e appiattire almeno quanto la riduzione a ideologia della realtà stessa. Insistere sulla specificità dell’arte risponde dunque alla volontà non di sfuggire alla realtà, ma, al contrario, di vedere in un albero un albero, in un quadro un quadro; di opporre resistenza alle forze riduttrici che mutilano l’uomo e l’arte.


[Milan Kundera, Praga, poesia che scompare, 1980
trad. Giorgio Pirotti, Adelphi 2024, p. 29]