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ognuno sa e ognuno ha paura

«Immaginatevi», so fermò dinanzi a me, «immaginatevi un masso grande come un palazzo, che pende sopra di voi. Se cade sopra di voi, sulla vostra testa, sentite dolore?»
«Un masso grande come una casa? Certamente, sarebbe terribile.»
«Non parlo di terrore, ora; dunque, sentite dolore?»
«Un masso grande come una montagna, un milione di pud? Non sentire nessun dolore, naturalmente.»
«Ma mettetevi davvero sotto il masso, e finché esso penderà su di voi, avrete una gran paura che vi faccia male. Anche il più grande scienziato, anche il primo dottore di questa terra, tutti, tutti avrebbero una terribile paura. Ognuno sa che non può far male, e ognuno ha paura che faccia male.»

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unico

Il maestro di latino prende un grande respiro. L’aria della capitale francese, cinquecentomila persone stipate all’interno di mura di cinta troppo strette e di strade non pavimentate, lo galvanizza. Mentre armeggia dietro la vettura per prendere i suoi bagagli, borbotta tra sé e sé: “Questo odore di escrementi è unico, unico. Mi pare di sentire il re da qui”.

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perché diavolo lo fanno

All’arrivo del neonato i genitori di oggi non vedono l’ora di annunciarne il peso. Ma perché diavolo lo fanno? A che pro? A loro discolpa possiamo ammettere che è molto difficile descrivere un lattante e che il peso, grammo più o grammo meno, offre un mezzo semplice per esprimere la singolarità di questa cosetta nuda. Indica il suo stato di salute, ovviamente, ma allo stesso tempo sena un evento ugualmente fondamentale: il suo ingresso nel mondo dei segni.

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Eccellenza Ill.ma

«Eccellenza Ill.ma Signor Signoria Presidente Nazione Presidente Tutti i Congressi della Repubblica Italia De Casparo Roma Eccellenzo Presidenti Roma del Governo Palazzo Chiggio del Ministro Signor De Casparo.
Il sottoscritto Pettoruto Sabato il giorno 34 settembre io mentre entrava nell’ufficio di collegamento per Ministero Lavoro Provvidenzaz Sociale Piazza Teatro io mentre chiedeva di entrare veniva impugnato da una pistola del Collegatore Arma Automatica per via politica Magnolfo Raffaele Pasquale Collegatore di tre impiegati seduti adempire di scrivere che mi sparò un colpo di mancato omicidio.
Io sottoscritto prega la Grandissima Signoria Presidente dei Ministri di tutta la Camera d’Italia di essere pagato dal Ministero come Cittadino Italiano.
Il Magnolfo ha due nomi dentro si chiama Pasquale e fuori si chiama Raffaele: non mi contento del Ministero se non è un milione di lire.
Buona Pasqua, De Casparo!»

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Ewige Jugend

Io non so se ieri sera ho visto Youth (Ewige Jugend in Germania) di Sorrentino o Natale in Svizzera di Neri Parenti.
A guardare lo schermo, dove c’erano Caine e Keitel vecchi vecchi vecchissimi, propenderei più per il primo. A sentire le risate incontenibili della platea invece, propenderei per il secondo.
Nel dubbio, la figa di turno c’era, anche se stranamente faceva una parte intelligente (e qui il pubblico c’è rimasto un po’ male, secondo me).
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Senza pace

Non stava lavorando a nulla di nuovo, ma aveva tentato con difficoltà di tradurre Stirrings Still in francese. Gli chiesi se potevo portargli qualcosa. Risposte di no, finché poteva contare sui suoi giornali e il suo whiskey. Mentre parlavamo, di colpo si alzò dalla sedia e cominciò a camminare in giro per la stanza. Lo faceva per la circolazione? “No”, fece lui, “perché sono senza pace”.

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Difficile

Ha scritto un pezzo per me: Di’ Joe. Mi limitavo a muovere le labbra. Dovevo sentire, non pensare. È la pièce più sfibrante che abbia mai affrontato, e dura venti minuti. Osservai: “Mio dio, Sam, diventi sempre più difficile”. Immaginazione morta immaginate era un romanzo di 260 pagine. Gli domandai: “Come va co libro?” Mi rispose: “L’ho ridotto a 18 pagine. È tutto quello che ho potuto salvare dell’originale”.

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