Conversazioni con (e su) Beckett

Senza pace

Non stava lavorando a nulla di nuovo, ma aveva tentato con difficoltà di tradurre Stirrings Still in francese. Gli chiesi se potevo portargli qualcosa. Risposte di no, finché poteva contare sui suoi giornali e il suo whiskey. Mentre parlavamo, di colpo si alzò dalla sedia e cominciò a camminare in giro per la stanza. Lo faceva per la circolazione? “No”, fece lui, “perché sono senza pace”.

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Difficile

Ha scritto un pezzo per me: Di’ Joe. Mi limitavo a muovere le labbra. Dovevo sentire, non pensare. È la pièce più sfibrante che abbia mai affrontato, e dura venti minuti. Osservai: “Mio dio, Sam, diventi sempre più difficile”. Immaginazione morta immaginate era un romanzo di 260 pagine. Gli domandai: “Come va co libro?” Mi rispose: “L’ho ridotto a 18 pagine. È tutto quello che ho potuto salvare dell’originale”.

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