realtá alternativa

Esercizi di stile: realtà alternativa (giornalista)

Raggiungo la redazione in bicicletta, i Rolling Stones a palla negli auricolari. Fa caldo, ma ho la camicia arrotolata.
Appena accendo il computer, vengo convocato dal caporedattore. Mi fa tutto un discorso vago su un’edizione particolare, articoli che devono uscire, rapporti e redazionali, poi mi dice “vedi un po’ tu cosa puoi fare”.
Capisco solo dopo una certa insistenza che si aspetterebbe da me un’articolo lungo sul nostro giornale, in occasione del ventennale del nostro giornale, qualcosa da citare nel redazionale (compito normalmente del caporedattore, cioè suo).
Nel pomeriggio, dopo un giro di mail, ottengo finalmente l’articolo di dieci anni prima usato per il decennale. Cambio qualche parola, aggiungo un paio di paragrafi sugli ultimi anni, le nuove tecnologie, la trasformazione del giornalismo. Inoltro il tutto al caporedattore, il quale mi ringrazia e mi elogia per la professionalità.

Esercizi di stile: realtà alternativa (ospedaliero)

Raggiungo l’ospedale in ambulanza, ascoltando i Current 93.
Appena mi tolgo il camice, me lo devo rimettere che vengo convocato dal primario in sala operatoria. Mi fa tutto un discorso vago sulla sterilizzazione, la sicurezza sul posto lavoro, l’importanza in un’ospedale delle misure igieniche, poi mi dice “vedi un po’ tu cosa puoi fare”.
Capisco solo dopo una certa insistenza che si aspetterebbe da me l’ordine dei nuovi camici e mascherine da sala operatoria (compito normalmente del capo reparto).
Nel pomeriggio, dopo un giro di mail, ottengo finalmente un pacco nuovo di materiale rimasto in magazzino, per fortuna ne avevamo ancora di scorta. Lo mostro al primario, il quale mi ringrazia e mi elogia per la puntualità.

Esercizi di stile: realtà alternativa (sportivo)

Raggiungo il campo sportivo in bici. Fa caldo e ascolto i Prodigy a palla.
Appena mi metto le scarpe da correre, mi chiama il mio allenatore. Mi fa tutto un discorso vago sulla preparazione finalizzata, le gare del decathlon, e non so quant’altro.
Capisco solo dopo una certa insistenza che si aspetterebbe da me che comprassi delle chiodate specialistiche, visto che ancora uso solo quelle generali, da mezzofondo.
Nel pomeriggio, dopo allenamento, vado da mio cugino che ha un negozio di scarpe e me ne procuro un paio da velocità e un paio da alto. Per il resto si vedrà. Il giorno dopo il mio allenatore è contento della mia attrezzatura e della velocità con cui me la sono procurata.
Non sa che mio cugino mi fa lo sconto su tutto.

Esercizi di stile: realtà alternativa (in spiaggia)

Raggiungo la spiaggia in auto, tettuccio aperto, braccio fuori, Daft Punk a palla.
Appena mi tolgo le ciabatte e mi tuffo in acqua, vengo chiamato da mia moglie. Mi fa tutto un discorso vago sul fatto che abbiamo la pelle sensibile, il sole d’agosto, i tumori alla pelle, poi mi dice “vedi un po’ tu cosa puoi fare”.
Capisco solo dopo una certa insistenza che si aspetterebbe da me che andassi a comprare la crema solare che si è dimenticata (normalmente fare la borsa da mare è compito suo).
Nel pomeriggio, quando risaliamo al bagno per mangiare qualcosa, chiedo al bagnino che conosco se mi può prestare la crema solare. È un mio amico delle superiori e molto disponibile, lo ringrazio e torno da mia moglie con la crema solare.
Lei è contenta, mi ringrazia e mi elogia per l’economia.