Rileggere, riprendere in mano Il libro dell’inquietudine, ripassarne una decina di pagine, anche aperte a caso, anche solo una decina di punti, posare il proprio sguardo su questo libro almeno una volta all’anno dovrebbe essere obbligatorio per qualunque essere umano.
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Il miglior libro di Paolo Nori
Non so com’è, ma tutte le volte che leggo un libro di Paolo Nori, magari non proprio tutte le volte ma spesso, penso “Questo è il miglior libro di Paolo Nori”.
Per la cronaca, ora come ora sto leggendo La banda del formaggio, che non ci si sta dietro a tutti i libri che scrive Paolo Nori.
Leggere Saramago
Per leggere Saramago ci vogliono lentezza e concentrazione, due qualità rare di questi tempi.
Per fortuna, io un po’ lento sono sempre stato.
Lingua centrifuga
E poi l’altro giorno ho sentito alla radio (viva i podcast) Paolo Nori che diceva di cercare sempre (come scrittore e come lettore) una lingua centrifuga piuttosto di una lingua centripeta. Mi è parsa una bella cosa.
Percival Everett di Virgil Russell di Percival Everett
Ho finito in questi giorni un libro un po’ particolare. Molto particolare.
Nonostante sia il primo che leggo di Percival Everett, credo/temo sia un libro che guadagnerebbe molto dalla conoscenza della bibliografia precedente dell’autore (un po’ come Viaggi nello scriptorium di Auster), ma già per il fatto che si faccia una gran fatica a dire di cosa parla mi piace, e molto.
Così ho citato qualche brano qua e là.
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Cuore di tenebra
Ho finalmente iniziato questo libretto.
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Sala d’attesa
Sono arrivato da meno di 48 ore in Italia e già mi trovo in uno dei miei luoghi preferiti: l’ospedale.
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Letture lente
Iniziare un Saramago è sempre un piacere.
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Tutti i giorni
Da circa un mesetto ho pensato di scrivere e/o pubblicare qualcosa qui tutti i giorni.
Ho pensato anche di scrivere effettivamente tutti i giorni.
Poi ho pensato a cosa ho fatto davvero nella mia vita, tutti i giorni.
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