Un’altra cosa che mi era mancata: la città di notte, calda e vuota.
Girarci in bici senza un motivo, vedere il riflesso dei lampioni negli occhi dei gatti, gli unici che mi attraversano la strada, le serrande abbassate, le tende chiuse, sedie e panchine vuote, graffiti, scritte a mano, cartelli di legno, intonaci rotti, qualche televisore, finestre aperte, un vecchio ogni tanto affacciato che guarda la strada, le stelle da qualche parte, silenzio e sudore.
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