XXI secolo

Presto un fumo nero coprì tutto il parcheggio, e il vento tignoso che s’era alzato lo spinse verso l’albergo. In pochi minuti tutti i piani vennero inghiottiti nella coltre. E sopra, a milioni di chilometri, Marte, Venere, Giove gonfio di gas, i gemelli Urano e Nettuno, quella carretta di Plutone, bui e inermi procedevano in silenzio come macchine in folle. Nel sistema solare il brusio incessante della Terra era un’eccezione, una stravaganza, il prodotto di scarto di un’escrescenza del carbonio alla quale gli uomini avevano dato il nome di vita. Era quello che fregava gli umani: la tendenza a dare un significato alle cose.


10945768_622745394496010_1606986327235049275_n[Paolo Zardi, XXI secolo, 2015,
Neo Edizioni 2015, p.149]

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