non glielo chiese mai

Quell’uomo, il nonno di Rachid, aveva avuto la sfortuna di sposare una donna collerica e dunque non gli importava di stare attaccato per ore alla boa gialla come un galleggiante, aggrappato ora con una mano, ora con l’altra alla sua maniglia arrugginita battendo i piedi il minimo necessario. Gli piaceva nuotare in mare aperto, lontano dalle casupole sulla scogliera. Anche se, attaccato alla boa in mare aperto, aveva tutto il tempo di chiedersi perché sua moglie fosse tanto irascibile. Talvolta pensava che probabilmente era soltanto triste e, quando il mercantile si faceva attendere molto a lungo, le onde erano molto alte e la campana suonava molto forte, pensava di essere lui a renderla triste. Di tanto in tanto si prefiggeva di chiederle, tornato a casa, che cosa la rendesse così. Ogni volta he prendeva quella decisione, doveva chiamare a raccolta tutte le proprie forze per imporsi di non tornare subito indietro a domandarglielo. Ma non rientrò mai subito a riva e non glielo chiese mai, tanto temeva la sua risposta.


[Jonas Lüscher, La primavera dei barbari (Frühling der Barbaren)
trad. Roberta Gado, Keller editore 2015, pp. 59-60]