non scrisse più nulla

Il 19 dicembre si sforzò per alzarsi e vertirsi, poi si sedette accanto al fuoco della sua stanza a pettinare i folti e lunghi capelli. Il pettine le cadde nelle fiamme, e non ebbe la forza di raccoglierlo, la camera da letto si andò riepiendo di odore d’osso bruciato. Poi scese in salotto, e lì, seduta sul divano, morì alle due del pomeriggio dopo aver rifiutato ancora una volta di tornare a letto. Aveva soltanto trent’anni, e non scrisse più nulla.


[Emily Brontë, il maggiore silenzioso, da Vite scritte, Javier Marías
trad. Glauco Felici, Einaudi editore 2004, p. 188]